27 Gennaio: il Giorno della memoria
Per non dimenticare…
Per non dimenticare mai……
Dedicato a tutti quelli che hanno perso la vita, a quelli che hanno perso un familiare, a quelli che sono sopravvissuti e a tutti quelli che, anche indirettamente come i figli dei sopravvissuti, hanno dovuto pagare le nefandezze dei nazisti.
La cosa che mi fa soffrire e che un giorno sarà tutto dimenticato… sì un giorno…
Un giorno, fra cento o duecento anni e forse più, l’olocausto sarà ridimensionato. Lo ricorderanno solo gli ebrei e gli studiosi più attenti. Tra un migliaio di anni si parlerà di Hitler come un grande conquistatore. Sarà accomunato ai “grandi” come Carlo Magno e Napoleone, e l’impero nazista sarà paragonato a quello dei romani. Si parlerà di strategie, di battaglie vinte, di guerriglia e si studieranno le tecniche militari nei corsi di addestramento dell’esercito.
Sembra un’assurdità ma non lo è: basta leggere un libro di storia per rendersi conto di una cosa sconvolgente: tutte le atrocità che sono state compiute durante le guerre e le grandi conquiste non vengono mai menzionate, o gli vengono relegate poche righe. La storia ricorda le grandi imprese dei “grandi popoli”, ma su come questi grandi popoli abbiano fatto conquiste sembra non avere importanza. Non si approfondiscono i genocidi che questi “grandi popoli” hanno perpetrato! Che cosa si ricorda oggi di tutti gli stermini compiuti dai romani ai danni dei cristiani? E di tutti i sanguinari eccidi eseguiti dalle crociate con “scopi religiosi” e tutte le guerre che hanno visto massacri di gente innocente, per il solo scopo di conquista? Cosa rimane di miliardi di persone che hanno perso la vita in tutte quelle guerre e massacri mascherati da “grandi imprese”, attuate solo per la sete di potere di singoli, nazioni o ideologie?
Se andate in rete e digitate: grandi condottieri, vi appariranno i nomi di personaggi come Gengis Khan, Giulio Cesare, Alessandro Magno, Carlo Magno, Napoleone. Nei trattati storici sono considerati grandi, sono considerati strateghi, accompagnati, a volte, da un piccolo trafiletto per menzionare la loro brutalità. Si tratta di condottieri, ma condottieri e assassini spietati, senza alcuna pietà per i popoli che sottomettevano, che fossero bambini, donne o vecchi indifesi. La cosa sconcertante è che già alcuni si chiedono se Hitler può essere accostato a questi “grandi” conquistatori.
Oggi tutti dicono no, ma fra cento anni? Quando non ci saranno più superstiti dell’olocausto, quando non ci saranno più i figli dei superstiti? Quando non ci saranno più i nipoti dei superstiti? Allora Hitler sarà rivalutato, le sue strategie di guerra saranno oggetto di studio e riceveranno il consenso dei vertici militari. Un giorno gli ebrei morti durante lo sterminio nazista faranno parte di quel fine che giustifica i mezzi, saranno il prezzo della vittoria e della conquista, e Hitler sarà considerato un grande… un giorno il giorno della memoria sarà dimenticato, un giorno avverrà tutto questo e quel giorno, tutti gli esseri umani sterminati dai nazisti, moriranno per la seconda volta!
Ma è doveroso spezzare una lancia a favore dei ragazzi tedeschi di oggi, che niente hanno a che fare con le mostruosità perpetrate dai loro nonni, ma si portano addosso la croce di un passato infelice. Troppo spesso vengono accostati al loro passato per il solo fatto di essere nati in Germania. Ma la cosa più paradossale e che spesso vengano additati proprio da noi italiani, come se all’improvviso dimenticassimo le nostre colpe nell’olocausto.