Bullo tipologie
Bullismo a scuola
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Nell’immaginario collettivo vige l’idea che ci sia un solo tipo di bullo: un ragazzo prepotente e cattivo che prevarica la vittima.
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Ma la realtà è ben diversa, e si possono delineare profili differenti tra i ragazzi prepotenti: si tratta sempre di bulli, ma con caratteristiche diverse.
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Bullismo: Esistono diverse tipologie di bullo. Ogni bullo ha caratteristiche diverse sul piano comportamentale, mentre sono tutti accomunati dall’intenzionalità di prevaricare e recare danno a soggetti più deboli.
- Bullo leader: è il bullo per antonomasia, quello più forte dal punto di vista sociale. Elevata autostima, grande comunicatore, abile nel gestire le persone e nelle tecniche di persuasione. Possiede un forte carisma, è attraente, ammirato da molti, anche dal sesso opposto. Tutti vogliono entrare nelle sue grazie, perfino la vittima e gli insegnanti. Primeggia in molte discipline, a volte anche nelle materie scolastiche. Se necessario non disdegna di calunniare ed emarginare gli altri. Spesso utilizza i membri del branco per attuare le violenze. Rispetto agli altri tipi di bullo a volte può mostrare qualche segno di empatia. Può essere maschio o femmina. Spesso amato dagli insegnanti.
- Bullo subdolo: Persona falsa, ingannatrice, tendente al raggiro. Si tratta soprattutto di ragazze, ma anche maschi. Presenta spesso modi melliflui dietro ai quali nasconde sempre insidie e cattive intenzioni. Spia, diffamatrice, agisce sottobanco. Ha pochi amici, se non uno solo, ma all’occorrenza non si fa scrupoli di tradire anche chi gli sta vicino. Spesso, seppure per tempi brevi, utilizza anche il modus operandi del bullo amico. Non gode delle simpatie degli insegnanti.
- Bullo freddo: è quello più spietato, manca totalmente di empatia. Può essere leader di un piccolo gruppo. Spesso introverso e silenzioso, ha un carattere molto forte; può essere crudele e può godere nel veder soffrire qualcuno, soprattutto la vittima. Si tratta perlopiù di bullo maschio e può suscitare un grandissimo fascino sul sesso femminile. Ma si possono trovare anche ragazze con tali caratteristiche. Spesso per il suo lato silenzioso gode delle simpatie degli insegnanti.
- Bullo aggressivo: basa il suo potere sulla forza fisica, non sempre è dotato di un grande carisma, a volte può mostrare insicurezza, mentre ha una forte fiducia nella sua superiorità fisica. Abile nell’uso della violenza non ha paura dello scontro fisico. Tende ad ottenere quello che vuole incutendo paura nell’interlocutore, attraverso la forza e le minacce. È molto attento al proprio fisico e spesso pratica sport. Si atteggia ad adulto e si pavoneggia di imprese che lo vedono protagonista, soprattutto quelle dove dimostra la sua mascolinità. Spesso imita gli adulti in atteggiamenti negativi: fuma, beve, bestemmia, fa a botte. Non gode di particolare simpatia degli insegnanti, mentre può ricevere consenso dagli alunni e ragazzi più grandi e questo ne fortifica lo status sociale. In genere si tratta più di un bullo maschio, ma anche le femmine possono essere molto forti sul piano fisico.
- Bullo ansioso-agitato: non è un vero leader, pur avendo una sua cerchia di amici che dirige, ha un carattere violento ma debole, è incoerente, nevrotico, sfoga le sue frustrazioni sulla vittima, può essere manipolatore, falso, opportunista, calunniatore. Si tratta perlopiù di maschi. Non particolarmente amato dagli insegnanti.
- Bullo mascolino: si tratta di ragazze che hanno atteggiamenti maschili, sono aggressive e non hanno paura di utilizzare le mani, non temono il confronto nemmeno con i maschi. Possono essere insistenti nel mostrare linguaggio volgare e sboccato. In genere tendono a prevaricare più le compagne che i compagni, spesso si scontra con la bulla leader. Non gode di molta simpatia da parte degli insegnanti.
- Bullo spavaldo: è l’emblema del bulletto americano, ovvero l’originario significato di bullo: ragazzo spavaldo, che fa il gradasso, soprattutto con le ragazzine. Il bullo spavaldo spesso è tutto fumo e niente arrosto, è quello che provoca meno danni alla vittima e di solito non si accanisce sistematicamente contro una sola vittima. In rari momenti è anche capace di empatia verso la vittima. Perlopiù maschio, ma può essere anche femminile. In genere risulta simpatico agli insegnanti.
- Bullo amico: può rientrare in tutte le categorie sopra menzionate, ma per la vittima può rivelarsi un soggetto subdolo e sleale: per un po’ di tempo il bullo è amico della vittima, fino a quando, senza apparenti motivi, non la emargina, la prende in giro, la calunnia. Dopo qualche tempo il bullo ritorna a cercare l’amicizia della vittima, e quest’ultima non riesce a respingerlo, sperando che non si ripetano le molestie. Per la vittima è una situazione molto difficile: le angherie vengono perpetrate da chi è o si finge suo amico. Si tratta di un meccanismo perverso di odio-amore, simile a quello che accade alle donne maltrattate e il loro uomini. Può essere maschio e femmina. Spesso apprezzato dagli insegnanti che giudicano la situazione come liti tra compagni.
- Emarginato violento: figura ambivalente, può essere un borderline tra bullo e vittima. Di solito non è implicata direttamente con il bullismo, e anche laddove mostra comportamenti prepotenti, in genere non sono rivolti sempre alla stessa persona. Ma, essendo una una persona aggressiva, potrebbe trovarsi nella situazione di prevaricare qualcuno perché ne trae qualche vantaggio o per sfogare le proprie frustrazioni. In alcuni casi può capitare che sia proprio l’emarginato violento ad essere preso di mira dal bullo diventando così vittima. Ma si tratta quasi sempre di bullismo occasionale. L’emarginato violento è prevalentemente maschio, sebbene talvolta ci possano essere anche ragazze che abbiano queste caratteristiche. Spina nel fianco degli insegnanti.
- Soggetto con disturbo oppositivo provocatorio: Bambino con disturbo del comportamento, mostra rabbia, irritazione, incapacità di stare alle regole, polemico e tendente alla sfida, soprattutto con chi detiene l’autorità. Aggressivo e distruttivo può a volte tendere ad usare prepotenza continua con alcuni alunni. Come per l’emarginato violento anche il soggetto con DPO è fonte di enorme frustrazione e disagio agli insegnanti.
- Soggetti con disturbi della condotta in generale
- Vittima ambigua: potrebbe sembrare un paradosso, ma non è raro che la vittima ambigua sia martire e carnefice allo stesso tempo. Lo fa con soggetti più deboli che tende ad irretire attraverso la tecnica del bullo amico e poi sfoga su di loro le proprie frustrazioni. Può essere maschio o femmina.
- Vittima provocatrice: a volte anche la vittima provocatrice può prevaricare altri soggetti più deboli, in genere lo fa con bambini di classi inferiori. Può essere maschio o femmina.
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