Battezzare i bambini dovrebbe essere vietato, così come dovrebbe essere vietato obbligare i bambini a ricevere la Prima comunione e a frequentare il catechismo.
Vi sembra giusto? Vi sembra folle? Allora leggiamo l’articolo e cerchiamo di capire.
Prendendo spunto da una notizia falsa apparsa su una pagina web satirica, che ha provocato qualche indignazione da parte di qualche ignaro ingenuo, facciamo questa considerazione: Ma se domani un premier ateo, con un parlamento a maggioranza di atei, emanasse davvero una legge in cui si vietasse ai genitori e alla chiesa di battezzare i bambini? Magari con la tesi che battezzarli è una coercizione contro la loro volontà perché i bambini non sono ancora in grado di esprimere la propria opinione? E se quel parlamento emanasse una legge che vietasse a genitori e chiesa di obbligare i bambini di frequentare il catechismo se i bambini non vogliono? O vietassero di obbligare i bambini a ricevere la Prima Comunione? E se venissero vietate le processioni? Perché infastidiscono gli atei, perché costituiscono intralcio al traffico per gli atei?
Non è poi una cosa così strana, in passato ed ancora oggi in alcune nazioni viene vietato professare o praticare religioni.
Ma se accadesse? Tutti i cattolici-cristiani si rivolterebbero, scoppierebbe una rivoluzione, direbbero che viene lesa la propria libertà, la libertà di educare i figli in base alle proprie convinzioni, alla propria fede e al proprio credo. Eppure per un ateo Dio non esiste, e se non esiste perché obbligare un bambino a sottostare a regole dettate da un Dio che non esiste? E se i vostri amici atei vi dicessero: io non condivido, per me potete fare quello che volete, ma non in mezzo la strada, non potete bloccare il traffico per portare una statua a spasso! Oppure: Voi potete fare quello che volete, ma non coinvolgere i bambini! O anche: Voi potete credere in quello che volete, ma non riunirvi in chiesa e pregare! Vedete per un ateo, e oggi ce ne sono molti, obbligare un bambino a frequentare il catechismo ha lo stesso valore di un genitore che obbliga il figlio a partecipare a sedute spiritiche. Per la legge italiana se un genitore coinvolge il figlio in pratiche paranormali il giudice minorile ha la facoltà di allontanare il minore dalla famiglia (ndr. è successo). Per un ateo -paranormale ed esistenza di Dio- hanno lo stesso valore, ovvero non valgono nulla, ergo: un parlamento di atei potrebbe emanare una legge che vieti ai bambini di essere obbligati a partecipare alle funzioni religiose.
È chiaro che in una società civile, per una pacifica convivenza, ognuno dovrebbe avere il diritto di fare ciò che vuole, con la conditcio sine qua non di rispettare gli altri, di non ledere la libertà altrui: i cattolici dovrebbero poter pregare, fare processioni, riunirsi in chiesa, battezzare i propri figli, mandarli al catechismo, e gli atei dovrebbereo essere liberi di non andare in chiesa, di non pregare, di non battezzare i figli e di non mandarli al catechismo.
E i gay?
I gay devono avere il diritto di sposarsi. Non devono essere accettati, non devono essere tollerati, devono semplicemente essere liberi di vivere come credono: amarsi, baciarsi, fare l’amore, vivere insieme, contrarre matrimonio civile, avere il diritto di visitare parenti in ospedale, di avere l’eredità, la reversibilità della pensione e di crescere i figli, esattamente come tutti gli altri, esattamente come un cristiano ha il diritto di credere in Dio, di pregarlo in chiesa e nelle processioni, di battezzare i figli, di mandarli al catechismo e di ricevere la Prima Comunione.
E che nessuno dica che i matrimoni tra i gay sono contro natura, perché la stessa cosa veniva detta sui matrimoni tra neri e bianchi nell’America dell’intolleranza razziale, dove, in molti stati, i matrimoni misti erano puniti con l’arresto. Se vivessimo secondo natura non dovremmo utilizzare telefonini, televisione, automobili, aeroplani, non dovremmo effettuare trapianti, né cure mediche chimiche, non fare vaccini, ed un miliardo di altre cose che i nostri antenati, che vivevano di sola natura, non facevano.
I gay non devono essere accettati, né tollerati, i gay sono parte di questa comunità dove tutti dovrebbero avere gli stessi diritti: cristiani, atei, ebrei, musulmani, donne, uomini, bambini, neri, gialli o rossi, rasta, emo, paninari, punk, chi è di sinistra e chi di destra. Tutti hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri.
Nel momento in cui qualcuno pensa di avere più diritti degli altri, che i propri valori siano più seri, più importanti e più profondi, sappia che la pensa allo stesso modo di chi riteneva che i biondi con gli occhi azzurri, alti almeno 1,80 fossero una razza privilegiata.
Un ateo non ha il diritto di dire ai cristiani di non andare in chiesa, di non battezzare i figli e di non mandarli al catechismo, ecco i cristiani abbiano lo stesso rispetto, non si impicciassero della vita altrui.