Acido folico e autismo

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Acido folico e autismo

Gli effetti miracolosi dell’acido folico sono già noti da molti anni. Molto importanti, per esempio, sono per la prevenzione della labiopalatoschisi. Da studio americano è emerso un nuovo effetto e cioè  sembrerebbe ora che l’assunzione in gravidanza dell’acido folico, cioè la vitamina B9, potrebbe ridurre il rischio della sindrome autistica. Lo studio svolto dall’Università della California della medicina Davis School, è stato pubblicato dalla nota rivista scientifica “American Journal of Clinical Nutrition”.

Se ciò fosse comprovato sarebbe una scoperta sensazionale. Purtroppo siamo ancora lontani dalla scoperta della cura per l’autismo, ma poter prevenire la sindrome prima della nascita è comunque una notizia importantissima.

Se ciò diventasse protocollo di routine dei ginecologi, vorrebbe dire che in pochi anni, almeno nei paesi sviluppati, si ridurrebbero significativamente le nascite di bambini affetti da autismo.

L’acido folico non è presente nel nostro organismo e quindi per il fabbisogno quotidiano, che in genere è di 0,2 milligrammi, deve essere assunto, o con il cibo o attraverso al flora batterica intestinale. In gravidanza la dose consigliata e di 0,4 che si dovrebbe assumere almeno un mese prima del concepimento, ma essendo impossibile conoscere la data del concepimento di un figlio e in genere viene prescritto alla donna quando decide di voler avere un bambino e si prosegue con l’assunzione per i primi due o tre mesi di gravidanza. La dose consigliata dai ricercatori della California è di ca. 0,78 milligrammi. al giorno. 

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