Bullismo esperti
Chi sono gli esperti di bullismo?
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Sempre più spesso sentiamo parlare di bullismo, soprattutto dai mass-media, ma le persone chiamate a dibattere conoscono il fenomeno?
No, il più delle volte si tratta di psicologi, sociologi, insegnanti, criminologi, giornalisti, opinionisti etc. che non hanno nessuna conoscenza reale del bullismo.
Alcune categorie di professionisti hanno la triste abitudine di arrogarsi il diritto di dissertazione su tematiche delle quali non hanno conoscenza, o ancor peggio, pretendono di poter dissertare su quegli argomenti per il semplice fatto che sono stati trattate da altri professionisti appartenenti alla stessa categoria.
Accade così che per opinione comune quella categoria diventi, erroneamente, l’unica accreditata a trattare quell’argomento.
Un esempio potrebbe essere quello della morte, argomento misterioso che incute paura in tutti.
Tutti in realtà sono accreditati a parlare della morte, perché tutti hanno la stessa conoscenza dell’argomento, ovvero: zero assoluto.
Eppure, l’opinione pubblica, ritiene i religiosi i più titolati in merito, pur se le loro credenziali si basano esclusivamente su argomentazioni di fede, senza alcuna prova, né empirica, né scientifica.
Molti professionisti appartenenti a queste categorie, però, attraverso gli studi, i corsi di formazione, le letture, le esperienze, seminari, convegni, diventano realmente esperti di un argomento, ma è ovvio che questo non rende automaticamente tutti i membri di quella categoria esperti accreditati per dissertare su quell’argomento.
Quei professionisti sono diventati esperti attraverso lo studio, non per il semplice fatto di appartenere ad categoria. Non si è esperto di reni per il semplice fatto di essere medico, si è esperto di reni se si è nefrologo.
Ma nella realtà, invece, accade che quasi tutti i membri di quella categoria, pur non avendo mai letto un libro, non avendo mai studiato l’argomento, non avendo mai visto un caso o avuto esperienze in merito, per il solo fatto di essere membri di quella categoria, si sentano accreditati e diventi opinione comune che siano accreditati a trattare quell’argomento.
Così assistiamo a trasmissioni televisive, o leggiamo articoli di giornali che trattano argomenti seri, in modo superficiale, addirittura facendo grave disinformazione. Troppo spesso pseudo-esperti fanno valutazioni errate, propinano luoghi comuni, ma soprattutto diffondono pericolose disinformazioni che possono creare seri problemi ai protagonisti dell’argomento trattato, nel nostro caso, le vittime di bullismo e bulli.
Psicologi, psicanalisti, psichiatri, sociologi, criminologi, opinionisti, giornalisti, pedagogisti, insegnanti, educatori, dirigenti scolastici hanno tutto il diritto di trattare l’argomento bullismo, ma con la “condicio sine qua non” che abbiano studiato l’argomento, e non solo per il fatto di essere membri di una categoria, di aver studiato psicologia o, ancora peggio, di aver letto qualche articolo di giornale o seguito una trasmissione televisiva.
Il bullismo è un argomento delicato, che da anni viene affrontato con scarsi risultati, che può dar adito a false valutazioni come il falso sillogismo bullismo/aggressività; come l’idea errata del bullo con bassa autostima, tutte informazioni dettate dalla cattiva informazione, soprattutto dalla cattiva abitudine di parlare di ciò che non si conosce.
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