Bullismo carisma del bullo
Bullismo online
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Ma perché il bullo ha il potere sugli altri? Nell’immaginario collettivo il bullo si crea la sua cerchia di amicizia con la forza e la prepotenza, ma è davvero così?
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In realtà le modalità utilizzate dal bullo per creare la sua cerchia, sono tutt’altro che prepotenti.
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Quella del bullo si crea la sua cerchia di amici con la forza e la prepotenza è una leggenda metropolitana, nella realtà sono spesso gli altri a cercare i bullo, a voler essere suoi amici. Il meccanismo è quello del gruppo di appartenenza: far parte di un gruppo è il desiderio di molti, soprattutto se a capo del gruppo c’è un leader carismatico. Entrare nelle grazie di un leader è qualcosa di affascinante, soprattutto per chi non ha una buona autostima e chi ha la tendenza a lasciarsi trascinare. Il bambino che fa parte di un gruppo si sente protagonista di un progetto, parte di qualcosa di speciale ed inoltre si sente protetto e soprattutto si sente protetto vicino al leader.
Ma in questo non c’è niente di sbagliato, almeno fino a quando non si esce dalla legalità. È quello che succede ai leader politici o ai leader religiosi che attirano flotte di seguaci che concorrono alla lor ascesa e decretano il loro successo, ma tutto questo esce dalla legalità quando quei leader utilizzano il proprio carisma per scopi biechi e personali, arricchendosi e sottomettendo persone attraverso atti illeciti.
Lo stesso meccanismo accade con il bullismo, un leader, cioè il bullo, attira compagni e crea con loro un gruppo, e in questo non c’è niente di male, ma non c’è niente di male fino a quando quel leader e quel gruppo non incominciano ad infastidire, denigrare e prevaricare gli altri, cioè la vittima.
Il desiderio di piacere agli altri rientra nella natura umana. È un dato di fatto che alla maggior parte di noi piace piacere, ma, soprattutto, ci fa piacere se risultiamo graditi alle persone che ci piacciono. Mi spiego: se incominciate a frequentare un nuovo gruppo di persone, sicuramente sarete contenti di piacere a qualcuno di questo gruppo, anche se si tratta di una persona sempliciotta. Ma immaginate di piacere al leader di quel gruppo, a quello più carismatico, a quello più simpatico. Sicuramente sarete contenti di piacere ad entrambi: sempliciotto e leader, ma volete mettere la simpatia che nutre per voi il leader? O per capirci ancora meglio: immaginate sempre lo stesso gruppo di cui fate parte e pensate che il bruttino/a vi faccia il filo. Probabilmente vi farà piacere che qualcuno vi faccia la corte, ma provate ad immaginate che a farvi la corte sia il ragazzo/a più bella/o, quello/a più corteggiato/a!
Ne sarete certamente più lusingati.
Ed è così che accade anche nel mondo del lavoro: Ad un’insegnante farà certamente piacere essere considerata una brava insegnante dalla donna delle pulizie, ma sicuramente sarà molto più gratificata se a dirlo sarà un collega, un genitore, un alunno o addirittura il dirigente scolastico.
Se questo discorso vale per gli adulti, ancor di più vale per i bambini che hanno meno razionalità e vivono più di istinti che di razionalità. E ci fa capire come un bullo, leader indiscusso, comanda, decide, dirige gli altri, e, allo stesso tempo è amato e corteggiato.
Purtroppo mentre in un contesto tra adulti c’è una maggiore saggezza ed una maggiore consapevolezza su fin dove si possa spingere un leader, i bambini che non hanno ancora piena maturità troppo spesso, da leader, si trasformano in oppressori. Il loro carisma lo utilizzano per prevaricare, per convincere i compagni ad infierire contro i più deboli. Inoltre, mentre nella società adulta c’è una legge che, in un certo qual modo, può fermare i soprusi, nelle scuole o nella strada non esiste legge che tuteli le vittime di bullismo e comportamenti non idonei di bambini prepotenti, spesso vengono addirittura visti come semplici contrasti tra i bambini.
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