Bullismo danni
Teoria della goccia cinese
Quando giornali e televisioni parlano di episodi di grave violenza tra ragazzi definendoli atti di bullismo, forniscono notizie inesatte.
Il bullismo non viene perpetrato attraverso azioni gravissime, ma piccole azioni meschine che si protraggono nel tempo.
Quando i giornali riportano a titoli in grassetto: bullismo nella scuola, ragazzo tenuto segregato per due giorni; scuola incendiata; ragazzo finisce in ospedale dopo essere stato spinto dai compagni etc. non si tratta di bullismo ma di delinquenza.
Se è pur vero che a volte gli episodi di bullismo possono evolvere in atti criminali, le due cose non sono direttamente connesse.
Come abbiamo ribadito più volte, il bullismo non è fatto di gravi atti di violenza, ma di piccoli atti di prevaricazione, fisica, psicologica e strumentale. Fisica quando si parla di spintoni, schiaffi, sgambetti, psicologica quando la vittima viene isolata, offesa, calunniata, presa in giro, strumentale quando vengono rotti o presi con la forza oggetti della vittima.
Ma i comportamenti prevaricanti difficilmente si trasformano in grave violenza.
Ma in questa affermazione, che apparentemente sembrerebbe sminuire la gravità del bullismo c’è tutta la meschinità di questo fenomeno, perché limitando le prevaricazioni ai danni della vittima a piccoli gesti quotidiani, il bullo ha a possibilità di proseguire indisturbato nel suo intento persecutorio.
Mettendo in atto prepotenze “lievi” il suo comportamento risulta al limite della legittimità e non viene mai preso realmente in considerazione dagli insegnanti, dai genitori e dai dirigenti scolastici. Mentre, un atto di forte violenza vedrebbe immediatamente un intervento da parte degli insegnanti e probabilmente metterebbe in moto un provvedimento disciplinare. Inoltre non troverebbe terreno fertile l’idea che la vittima l’avesse provocato il bullo. Nei casi gravissimi addirittura verrebbero coinvolte le forze dell’ordine, il servizio sanitario e i mass media. Se un ragazzo viene spedito in ospedale da un compagno prepotente che lo ha preso a pugni durante una lite, riporterà danni fisici e psicologici, ma da quel momento, gravi che siano, incomincia la “rinascita”, si suppone cioè, che da quel momento le prevaricazioni finiranno. Il ragazzo dovrà guarire le ferite e piano piano sconfiggere la paura e il ricordo di quell’episodio sul quale dovrebbe essere stato messo un punto.
Mentre il bullismo non finisce mai, non c’è il momento della rinascita, del ricominciare. I soprusi possono protrarsi per anni, anni in cui nessuno potrebbe prendere le parti della vittima, anni in cui la vittima viene molestata e allo stesso tempo accusata di ingigantisce i fatti, addirittura di provocare il bullo.
Il trauma non è limitato ad un preciso momento, ma a tanti, tantissimi momenti, e le ripercussioni sulla vita da adulto possono essere gravi: bassa autostima, depressione, fallimenti etc.!
Per capire la differenza tra bullismo e gravi episodi di violenza possiamo prendere come esempio la differenza che c’è tra l’immergere con la forza la testa di qualcuno sotto l’acqua e la tortura della goccia cinese.
L’immersione coatta è un azione violenta, che provoca mancanza di respiro, bevuta involontaria di acqua, dolore al collo o al cuoio capelluto se la presa è stata effettuata per i capelli, può provocare seri danni, fino alla morte. Ma è un episodio che finisce lì, se non ci sono conseguenze la vittima riprenderà a vivere. La tortura della goccia cinese non provoca un danno immediato, violento, è una piccola, “innocua” goccia che colpisce la testa, senza causare dolore, senza provocare lesioni. Una goccia, lenta, lieve, ma fredda e continua, e la vittima impazzisce.
Ecco che cosa è il bullismo: la tortura della goccia cinese. Il bambino subisce prevaricazioni che non sono brutali come l’essere mandato in ospedale, me le subisce continuamente, quotidianamente, senza che nessuno lo aiuti, senza che nessuno si interessi a lui, anzi, a volte viene perfino accusato e punito. E piano piano, come la vittima che subisce la tortura della goccia cinese, impazzisce.
Quindi, le grandi azioni di violenza in apparenza possono essere considerate più gravi del bullismo, ma solo se ci si ferma a quello che vediamo in superficie, ma se andiamo a fondo, ci rendiamo conto, che il bullismo, fatto di atti di prevaricazioni apparentemente “innocui” ma continui, sono altrettanto devastanti.
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