Canzone per bambini
Fiaba di Ognissanti
Favola di Ognissanti
Piccola fiaba che nasce a novembre,
tra la festa dei santi e il giorno delle penombre, il 2 di novembre.
Dove molti di noi vanno al cimitero,
per rendere omaggio a chi ci fu molto caro,
e un giorno all’improvviso è volato in cielo.
Però il giorno dei santi, magari per esorcizzare,
la gente si veste a festa, e nel paese si organizza la fiera.
Le signore eleganti tra le bancarelle,
girano e cercan le cose più belle, bigiotteria, cianfrusaglie e chincaglie.
E i bambini tra la folla giocano ad acchiapparello,
quasi fosse una gara a chi sarà il più monello, chi arriva prima in cima al castello.
Mentre però, per quasi tutti c’è sapore di festa,
c’è chi ne approfitta e con infamia usa la mano lesta.
Tra la gente ignara che affolla la fiera si muovono incauti i borseggiatori,
ignobili anime fanno razzia, alle donne la borsa e il portafoglio ai signori.
Il vento che porta i malvagi da fuori
Fiamma di candela, per quelle tombe senza marmo né fiori,
Luce per la notte, a quelle tombe fatte solo di terra.
Fiamma nella notte, fai brillar le tombe coi tuoi colori,
Luce sali in cielo, e poi pian piano planando atterra.
Luce che contrasta le emozioni quelle tristi, Fuochi d’artificio di mille colori misti.
Mentre gli altri bambini stan giocando a pallone,
Tic e Tac sono in cerca di un’altra emozione, l’adolescenza arriva come un ciclone,
E tra i vicoli stretti quelli meno affollati,
tiran calci alle pietre, con gli sguardi annoiati,
costretti in corpi non ancora cresciuti.
E all’improvviso davanti ai loro occhi, un tesoro sotto forma di portamonete.
I ladri lasciano sempre gli spicci quando possono arraffare le banconote.
E Tic e Tac guardando le proprie mani,
si stan chiedendo come spendere i denari, magari caramelle, dolci o giornali.
Ma una voce strana nel cuore di Tac,
gli parla sommessa e dice: fai una magia, dai luce a chi l’ha persa sulla sua via.
E così Tac ci pensa su, e gli viene un’idea brillante,
Ne parla con Tic ed insieme han deciso in un istante.
E Tic lo conduce in un negozio di fiori, dove compran lumini e granelli d’amore.
E senza farne parola a nessuno, al cimitero vanno a passi lenti,
Donare lumini a quelle tombe indigenti.
Fiamma di candela, per quelle tombe senza marmo né fiori,
Luce per la notte, a quelle tombe fatte solo di terra.
Fiamma nella notte, fai brillar le tombe coi tuoi colori,
Luce sali in cielo, e poi pian piano planando atterra.
Luce che contrasta le emozioni quelle tristi, Fuochi d’artificio di mille colori misti.
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Accordi:
Do Sol Mi- Si-7 Sol
Fa- Do Re-7 Lab Sol
Do Sol Sib7+ Mib
Fa Fa6/Sol Mi-7 La-7+9
Fa Sib7+ Do Re-
Fa Mi-7 La-7+9