Annuncio alla televisione

Capitolo 2 – Annuncio alla televisione

Camillo si era fermato davanti ad un negozio di elettrodomestici. Nella vetrina c’erano televisori di ogni grandezza,3 qualità e prezzo. Erano tutti accesi e su ognuno c’era un programma diverso. Uno di loro addirittura trasmetteva il notiziario nel linguaggio dei segni. Camillo stava guardando una fotocamera quando una calca di persone lo spinse verso la vetrina. Ma che stava succedendo? Avevano interrotto tutti i programmi per un’edizione straordinaria del TG. Perfino il telegiornale dei segni interruppe le notizie per collegarsi ad un altro telegiornale. Furono accesi gli altoparlanti del negozio così che anche da fuori si potesse ascoltare. Apparve il Presidente della Repubblica, aveva gli occhi lucidi, era teso, spaventato, terrorizzato.«Ma è caduto il Governo?»Chiese un signore dietro Camillo.«Boh… guardate che faccia!»Fece eco un altro. Il presidente incominciò a parlare.Popolo, popolo italiano, popolo d’Europa, popolo di tutto il mondo, purtroppo è accaduto quello che tutti abbiamo sempre scongiurato accadesse!La folla incominciò a fare supposizioni, alcune assurde, sembrava che le persone non prendessero troppo sul serio il presidente.«È scoppiata un’epidemia di ebola?» chiese un signore calvo.«Forse il sole ha smesso di brillare?» domandò un giovane.«Oddio, se è il diluvio universale io sono uscito senza l’ombrello!» disse un giovanotto con la barba.«Mi auguro che non siano finite le riserve di birra!» esclamò un signore grasso.«Speriamo che non hanno squalificato il campo di calcio della mia squadra!» disse uno che indossava una sciarpa colorata.«Non è che hanno interrotto la fiction “Marabella” su Rete Silver?» disse preoccupata una signora anziana.«E se fosse scoppiata la guerra mondiale?» disse una donna bionda.«O mio dio speriamo che non hanno chiuso Chees-King, il mio fast-food preferito!» disse una donna grassa mentre mangiava un cannolo al cioccolato.«Dobbiamo preoccuparci?» chiese una signora anziana con il bastone.«Ma di che! Siamo italiani, siamo pronti a tutto!»Rispose ridendo un signore in giacca e cravatta.Sciaguratamente, dal carcere di sicurezza…«Ah… ecco… sarà evaso qualche criminale o qualche politico… come al solito, siamo in Italia!» replicò il signore grasso, ridendo.Ma la voce continuò: …nei sotterranei di massima sicurezza, posti alla profondità di 40 km…Camillo avvertì un brivido percorrere le persone intorno a lui; si irrigidirono tutti, come delle statue di pietra. Nessuno aveva più voglia di scherzare. Nelle loro teste incominciarono a ronzare insistentemente le parole:…Quaranta chilometri, quaranta chilometri, quaranta chilometri…C’era un solo carcere costruito alla profondità di 40 km sotto terra. Camillo notò il terrore negli occhi della gente. Non era paura, era qualcosa di più terrificante, era la morte che attraversava i loro volti, era la notte più nera, il buio più spaventoso stava avvolgendo le loro anime.…questo pomeriggio è evaso…Tutti spalancarono gli occhi ed incominciarono a tremare. Le donne incominciarono a piangere a dirotto e i mariti stringevano i pugni e si mordevano le labbra.Il Presidente balbettava.…è evaso… Da…Da… Dabby Dan!Camillo rimase basito. Dabby Dan? Ma chi era questo Dabby Dan? Un ladro? Un assassino? Un imbroglione? Un… ma non riuscì a pensare ad un’altra figura losca, perché distolto dalle urla che udì alle sue spalle, si voltò e davanti a lui si presentò una scena raccapricciante: la gente correva, scappava, urlava, piangeva, si disperava. Uomini che lasciavano le auto aperte in strada e fuggivano a piedi. Donne che prendevano i bambini in braccio e iniziavano a correre come forsennate lasciando i passeggini incustoditi. La città era in subbuglio. Camillo non credeva ai propri occhi, ma che cosa stava succedendo? Si voltò di nuovo a guardare il presidente che stava ancora parlando….Fate presto, rintanatevi nelle vostre case. Barricate porte e finestre, non uscite per nessuna ragione. I viveri vi saranno consegnati dai militari che raggiungeranno tutte le città in pochi giorni. Non aprite a nessun essere umano che si presenterà alle vostre porte da solo. Ma soprattutto non lasciate uscire i vostri figli, fatelo per il loro bene, e se una forza innaturale li attirerà cercando di farli uscire, non esitate a legarli, picchiateli, ma non fateli uscire, per il loro bene, per l’amor del cielo! Ma state attenti anche voi, Dabby Dan uccide anche gli adulti, soprattutto se si mettono sulla sua strada, quindi non uscite, fate attenzione…Il presidente parlava guardandosi continuamente alle spalle, poi smise di colpo e fuggì via.Camillo era perplesso, tutto questo accanimento per un uomo?Ma quando si voltò saltò su se stesso dallo sconcerto: la città era deserta. Non c’era anima viva, non un uomo, non un poliziotto, non un metronotte. Solo qualche gatto, che però doveva aver percepito la paura che regnava in città, perché camminava circospetto. C’erano negozi aperti con le porte spalancate. Altri avevano le porte chiuse ma la saracinesca alzata. C’erano auto abbandonate con le portiere aperte, e poi borse, ombrelli, valige, cappelli, biciclette. La città sembrava una ludoteca dopo il passaggio di trenta bambini scalmanati. C’era un silenzio tombale, un silenzio terrificante, il terrore aveva preso il sopravvento.

 

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