Il gatto con gli stivali
Favola Cantata
Il Gatto con gli stivali
Ed a me cosa ha lasciato,
solo un gatto, cosa ne farò,
dammi padrone un paio di stivali
e di te un Principe farò.
Frutta di stagione io coglierò
e al Re in dono la porterò,
a nome tuo Marchese di Carabas
ed il Re ti ringrazierà.
E sono un gatto e sono furbo e porto gli stivali,
e sono il gatto con gli stivali, sono il più scaltro degli animali.
È in gamba il gatto e l’orco ingannò, lo fece tramutare in topo e lo spaventò.
E l’orco cattivo indifeso scappò e del suo castello il gatto si impossessò.
Ed ai contadini il gatto parlò e del nuovo padrone loro raccontò.
Di quanto fosse buono e giusto rivelò e ogni contadino il marchese acclamò.
Gettati in acqua che sta passando il Re,
grida aiuto dai retta a me,
gli dirò che ti hanno derubato,
lui ti aiuterà perché ti è grato.
Ogni giorno doni gli ho portato,
a nome tuo e lui contento è stato.
E a corte sei molto stimato,
anche la figlia del re ti ha notato.
La principessa avrai in sposa, ma bisogna trovarti una casa,
ci ho pensato, un castello va bene, quello dell’orco che diventa un leone.
È in gamba il gatto e l’orco ingannò, lo fece tramutare in topo e lo spaventò.
E l’orco cattivo indifeso scappò e del suo castello il gatto si impossessò.
E la principessa s’innamorerà del figlio del mugnaio e lui la sposerà.
E il gatto fece fagotto e partì, in cerca di avventure e in cerca di chissà chi.
Accordi:
Strofa:
Fa9sus Do Sol La-
Fa DO Sol La-
Do Mi Fa♯- Mi La- Re Sol4 Sol
Rit.:
Fa Sol Fa9sus Do