Togliere un figlio alla madre
Giudice dei minori
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Giudice dei minori, assistente sociale, psicologo e medico. Ecco i responsabili, coloro che che ogni giorno in Italia, decidono che un bambino deve essere tolto alla mamma.
Ma è la soluzione giusta? Non ci sono delle alternative? Loro diranno di no, noi diciamo che il primo passo è togliere loro il potere.
In Italia, ogni giorno, un giudice dei minori emana una sentenza con cui toglie un bambino alla mamma.
In Italia, ogni giorno, un giudice dei minori uccide un bambino, una mamma, un papà.
In Italia, ogni giorno, un giudice dei minori toglie un bambino ad una mamma e dice che l’ha fatto per il bene del bambino.
In Italia ogni giorno un pedofilo abusa di un bambino e dice che lo fa per il suo bene.
In Italia ogni giorno un genitore violento massacra di botte un figlio e poi dice che lo fa per il suo bene.
Se ritenete che il pedofilo e il genitore violento, non fanno, assolutamente, il bene di quel bambino, sappiate che un giudice dei minori che toglie un bambino alla mamma ha utilizzato una violenza maggiore rispetto al pedofilo e al genitore violento.
Per un bambino al di sotto dei 10/12 anni nessun trauma è più profondo di quello di essere allontanato dai genitori, soprattutto dalla mamma.
Essere strappato alla famiglia equivale al lutto della perdita di un genitore.
Se aborrite davanti a quel pedofilo e davanti a quel genitore violento, aborrite davanti a quel giudice minorile che toglie un bambino alla mamma.
Prima di togliere un bambino ad una mamma bisognerebbe valutare altre 1000 possibilità. E non credete a quel giudice dei minori che dice di averlo fatto.
Spesso riceviamo e-mail da genitori a cui sono stati tolti i figli, ma la cosa allucinante è che a nessuno dei genitori che ci scrive hanno tolto i figli perché pedofili o violenti, si tratta quasi sempre di accuse incomprensibili: non in grado di crescere i figli, immaturi, separati, violenza psicologica, e tante motivazioni alle quali, credetemi, si poteva trovare una soluzione alternativa.
Le nostre tasse servono a pagare gli stipendi dei giudici dei minori, per altro molto alti, assistenti sociali, agli psicologi e ad rimpinzare le casse di case famiglia o persone che prendono bambini in affido. Case famiglie e genitori affidatari che non sempre lavorano come si deve. Ma la cosa triste è che basterebbero molti meno soldi per soluzioni che non nuocerebbero né al bambino né al genitori. Basterebbe modificare le legge e la testa di giudici.
Ci sono giudici minorili che tolgono i bambini alle famiglie con la facilità con cui si lavano i denti.
Ci preoccupiamo di criticare i giudici per un processo ad un politico miliardario, e nemmeno ci accorgiamo di tutti i giudici che giorno per giorno uccidono genitori e bambini.
Ogni giorno un giudice minorile dice che prima di togliere un figlio ad una madre ha fatto il possibile per evitarlo, ogni giorno un giudice minorile dice di aver applicato la legge, ogni giorno un giudice minorile mente al mondo e se stesso, e la notte dorme tranquillo.
Ogni giorno un bambino ha gli incubi, di giorno e di notte, perché un giudice l’ha strappato dai suoi genitori.
L’equazione è molto semplice: se un bambino è contento di essere allontanato dalla famiglia, il giudice ha ragione. Se un bambino non vuole lasciare la famiglia il giudice ha torto marcio.
Un bambino decide che vuole lasciare la famiglia quando la sua vita in quella famiglia è un incubo. Un bambino che non vuole lasciare la famiglia considera incubo vivere in quella famiglia: per lui l’incubo è lasciare la famiglia.
Chiunque pensa che prima di togliere un bambino ad una madre, bisognerebbe provarle tutte ci faccia sentire la propria opinione.